Successi e insuccessi con le PRIMULE

(Laura Caratti – marzo 2018) Tutta la verità sulle mie primule… – Ne ho provate tante perché mi piacciono tutte o quasi, in parecchi casi mi hanno abbandonata ma alcune varietà sono più resistenti (oppure hanno trovato qui la posizione ideale).

Partiamo da questa stupenda Primula candelabra polverulenta che, con tanta pazienza avevo seminato anni fa, i semi germogliano abbastanza facilmente ma bisogna curare le piantule per almeno due anni finché non si decideranno a fiorire. Quando lo fanno (a maggio) sono spettacolari e gli scatti fotografici sembrano non bastare mai…

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Qui in compagnia di Tellima grandiflora

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Esigono terreni umidi e freschi, anche in estate. E’ bastato un agosto secco e infuocato per ucciderle tutte malgrado fossero in una posizione ombreggiata per buona parte del giorno, inutile dire che erano anche molto coccolate e innaffiate.

La foto in basso è scattata a Villa Taranto dove pare prosperino senza difficoltà. L’aiuola in questione non è solo umida… è proprio fradicia… solo le piante acquatiche gradiscono un substrato simile.

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Esistono molte varietà di Primula candelabra, questa gialla è un’altra ottenuta da seme che ho provato in giardino, anche lei è scomparsa come le sue cugine.

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Chi non mi abbandona da più di 10 anni è la Primula Gold Lace che si vede in basso, come tutte le primule ama i terreni umidi e freschi ma l’ho provata in situazioni diverse e mostra una grande capacità di adattamento. A differenza di molte altre primule che con il passare del tempo tendono a indebolirsi per poi scomparire, questa tende ad infittire il cespo che dopo qualche anno si può agevolmente dividere per formare nuove piantine. Quelle che ho in giardino sono tutte figlie di un piccolo vasetto acquistato nel 2006.

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Adesso mi piace servirla così: su un tappeto di Soleirola, la fioritura inizia a marzo e dura per più di un mese.

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Parlando di primule simpatiche e affidabili segnalo questa Primula Pruhonicensis, una piantina minuscola che si presta ad essere divisa con facilità. Quel che colpisce è il colore vibrante che in primavera è particolarmente prezioso, io l’ho inserita fra le felci.

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In basso la Primula doppia ‘Quaker’s Bonnet’ o ‘Lilacena plena’, la consiglio perché è molto adattabile, l’importante è coltivarla all’ombra e mantenere l’umidità anche in estate, si presta da essere divisa e non è capricciosa.

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Nelle foto in basso un vivaio che si trova nella mia zona: a fine inverno è piacevole tuffarsi fra i colori di queste primule variopinte. Qualcuna la compro sempre, anche se so già in partenza che durerà poco, a volte le piantine riescono a sopravvivere anche l’anno successivo ma sono poco vitali e la fioritura è stentata.

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Le primule che si vedono in basso arrivano dal medesimo vivaio che anni fa coltivava alcune varietà di colore pastello, o a fiore doppio. Non sono riuscita a mantenerle in vita per più di un anno.

Fra gli insuccessi ricordo anche la Primula denticulata, durata un paio d’anni poi smarrita, la Primula auricula: varie volte ho acquistato piantine e ho anche provato a seminarla sempre con scarsi risultati, alla fine me ne sono fatta una ragione… alcune primule vogliono climi freschi e non riescono a sopportare la calura estiva della pianura padana, in altri casi è l’inverno freddo e umido a metterle in difficoltà.

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Infine ecco alcune primule spontanee:

 

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Primula veris, non sono ancora riuscita a naturalizzarla, questa l’avevo raccolta in un prato a 800 metri, probabilmente gradirebbe un clima più fresco rispetto a quello che trova qui.

Qualche consiglio per trovare primule di qualità:

http://www.vivaipriola.it/

http://www.gorraonline.it/

https://www.barnhaven.com/

Anni fa si trovavano occasioni ghiotte a poco prezzo da Botanic ma la famosa catena francese ha deciso di lasciare l’Italia, se vi capita di fare una capatina in Francia tenete d’occhio i punti vendita.

Se invece vi piacciono le primule variopinte… Scuero di Chivasso vi sazierà.
Segnalatemi altri fornitori di primule, come avrete capito mi piacciono un po’…

Laura Caratti

10 pensieri su “Successi e insuccessi con le PRIMULE

    • L’Aclepias Syriaca ha questo brutto vizio di spuntare dove vuole, nell’orto infastidiva i pomodori e per evitare crisi coniugali ho dovuto toglierla. Tra le piante ornamentali non c’entrava nulla, perché non ha un portamento aggraziato e i suoi rizomi sbucano dove meno te l’aspetti… insomma ci ho rinunciato, anche perché mia nipote sta crescendo e ultimamente mi sembra attratta da altri giochi (un po’ quel che succede a me…)
      Non ho molto spazio e vorrei regalarla, ma non riesco a far sopravvivere i rizomi piantati in vaso, anche quelli che ho prelevato quest’anno sembrano defunti. Vedremo che succederà in primavera, comunque è difficile perderla e so già che da qualche parte rispunterà. Potrei scrivere il seguito del post, chissà… 🙂

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      • Ciao Laura,non mi sono mai interessata alle primole,ma questo tuo articolo mi ha fatto voglia di comprarli…Ti volevo dire qualcosa sulla Asclepias…Io sono olandese,e frequento dei gruppi in olanda su fb,e ho scoperto che in olanda questa pianta è proibito perchè molto invasivo…Io l’avevo nel mio giardino,e quest’anno ha fiorito bene e ha fatto i famosi papagallini,però dopo la notizia che è molto invasivo la voglio togliere.Ho subito eliminato i “pappagallini”.Dopo una settimana circa sono scoppiate, e ho visto i suoi semi……Sono spettacolari!!!!! Almeno farò delle belle foto macro,poi non ci penso più all’Asclepias….haha..

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      • Ciao Harma, piacere di conoscerti!
        anch’io ho dovuto frenare l’invadenza dell’ Asclepias syriaca, si propaga attraverso le radici. Ho visto spuntare piante a metri di distanza dalla madre ma per il momento non si sembra così difficile governarla

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      • Laura,oggi ho cercato di eliminare i residui della Asclepias……aiuto!!!!!Ha delle radici molto profonde,e ho dovuto usare la zappa….Sicuramente non ho eliminato tutto….Speriamo bene!!!!!

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