Il magico potere del riordino… nel deposito/magazzino attrezzi

Spunti per organizzare uno spazio di lavoro accogliente e gradevole con un occhio di riguardo alla funzionalità. (Daniela e Laura)


DanielaDaniela: ho realizzato il mio “deposito/magazzino attrezzi” quasi contemporaneamente a Laura, è stato divertente per noi scoprire che entrambe sentivamo la necessità di avere uno spazio ben organizzato e funzionale che si integrasse gradevolmente con il giardino.
Le nostre esigenze erano leggermente diverse, così come gli spazi, ma in definitiva ciò di cui avevamo bisogno era una “stanza di servizio”, un angolo che non è giardino e non è casa in cui ci si può sbizzarrire alla ricerca di tante piccole soluzioni per contenere attrezzature, riporre sacchi di concime, conservare sementi e chi più ne ha più ne metta…Con la collaborazione della famiglia un paio di anni fa ho costruito un deposito utilizzando una piccola parte della legnaia. Una parete di tavole rustiche è servita da divisorio e nel retro hanno trovato posto armadietti in disuso, scaffali e bidoni che ora contengono attrezzi, concimi, insetticidi, terricci e altro, mentre nel lato in vista ho allestito un angolo “shabby a modo mio”, arredato con oggetti vecchi e insoliti raccolti negli anni oppure regalati dagli amici. Si trova in una zona ben visibile, sia dalla casa sia dal giardino, che ha tratto giovamento dalla risistemazione. Sono veramente entusiasta del mio nuovo studio che io chiamo “ma maison” o “mam & son”. Da quando ce l’ho, mi sento motivata a mantenerlo in ordine perché se cerco qualcosa lo trovo immediatamente con un notevole risparmio di tempo.

Questo è il fronte, ciò che si vede quando si visita il giardino.

La piccola finestra che mi ha regalato una cara amica, ripulita e trasformata ora è diventata uno specchio che riflette le rose.

Questo invece è il retro, una specie di nascondiglio dove riesco a radunare attrezzi e materiali vari (foto tratta da “Il giardino svelato” Blu Edizioni 2016).


 


Laura P1390325Laura: avevo già affrontato l’argomento in questo POST in cui raccontavo la nascita del mio laboratorio, le foto che seguono illustrano altri angoli che si trovano sotto la tettoia-garage, uno spazio per noi indispensabile dove accatastiamo la legna e raccogliamo tutto ciò che ci piace e/o ci serve. Questa vecchia casa di campagna offre il vantaggio di non dover lesinare sullo spazio perciò posso permettermi di stoccare e riciclare una grande quantità di materiali: i sacchi vuoti di terriccio e stallatico  torneranno utili quando si svuoterà la compostiera, cassette di legno, vasetti e vaschette di plastica serviranno per le semine, vecchi mattoni regalati dal nostro vicino che sta ristrutturando la sua casa serviranno per delimitare le aiuole. Non importa se sono scheggiati, rotti o se hanno tracce di malta: so per esperienza che nel giro di breve si ricopriranno di muschio integrandosi alla perfezione in questo giardino non troppo elegante.
Ma ci sono altri “rifiuti” che considero preziosi, ad esempio gli erogatori spray dei detersivi utili per nebulizzare macerati e trattamenti fitosanitari, tubi di plastica (quelli che usano gli elettricisti) opportunamente forati sono utili per irrigare, stessa cosa per le bottiglie di plastica che, come saprete, si prestano a svariati utilizzi. Grandi barattoli di vetro o plastica servono per conservare i concimi in polvere o granuli che, se lasciati nelle scatole originarie, tendono ad assorbire umidità e si compattano.
Ma il riciclo più o meno “creativo” non sempre dà risultati esteticamente gradevoli, perciò anch’io cerco di occultare la marea di carabattole accumulate utilizzando ceste e vecchi mobili per contenerle e nasconderle alla vista.
La plastica è un materiale utilissimo, leggero, resistente, insostituibile ma vuoi mettere il fascino del ferro consunto o arrugginito oppure quello del legno lucidato dalle mani che hanno lavorato con questi vecchi attrezzi?

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La parete con gli attrezzi del passato è soprattutto decorativa, raccoglie i vecchi strumenti di lavoro trovati in casa o acquistati in qualche mercatino.

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Cordini, rafia e legacci sono in ordine grazie ai barattoli di latta avvitati su un supporto di compensato (foto tratta da “Il giardino svelato” Blu Edizioni 2016).

Vasetti riciclati. Dopo averli ripuliti e disinfettati li sistemo in un paio di cassette che tengo a portata di mano.

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Guardate che ha combinato l’ASARINA SCADENS quest’anno. Non ha bisogno di pioggia, per lei è sufficiente l’umidità del terreno e nasce spontaneamente fra la ghiaia sotto la tettoia. Qualche raggio di sole che penetra verso sera è sufficiente per consentirle di fiorire, anche se non in modo copioso come può fare in luoghi più soleggiati.


Daniela: abbiamo due modalità differenti di giardinare, infatti Laura utilizza il suo deposito-magazzino soprattutto per seminare e trapiantare. L’angolo è posto in una posizione ottimale perché vicino al pot-ghetto ma può raggiungerlo celermente anche quando lavora in giardino perché le dimensioni dell’appezzamento sono contenute.
La mia transumanza è invece più difficoltosa vista la vastità del terreno, solitamente mi porto appresso un cestino contenente il necessario per il pronto intervento. Quando devo dedicarmi a lavori particolari come rinvasi, talee ecc. utilizzo invece un tavolo che si trova nei pressi del magazzino, dove trovo tutto il resto (oggi, per esempio, gli ormoni per stimolare la radicazione).

Ritengo che molti appassionati abbiano uno spazio simile al nostro e sarebbe molto interessante condividere descrizioni, foto soluzioni. Sono certa che ne uscirebbero tanti spunti, vi invito perciò a scrivere nei commenti oppure a inviarci foto utilizzando questo indirizzo:
giardinosvelato@gmail.com

 

6 pensieri su “Il magico potere del riordino… nel deposito/magazzino attrezzi

  1. C’est le rêve des jardinières un endroit bien à soi que ce soit à l’extérieur ou intérieur et ici chez moi il est à l’intérieur tout a coté d’un garage .Cela sert d’atelier de bricolage à mon mari ……
    Les vôtres sont superbes un rêve …
    Merci Laura et Daniela .
    Emmanuelle

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  2. Bonjour Laura oh je n’ai pas de photo de cet endroit .J’aurai bien voulu vous faire plaisir .Ici c’est un atelier rien de bien jolie .
    Je suis vraiment désoler .
    Une belle semaine Carla l.
    Amitié jardinière
    Emmanuelle

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