Stagioni e lavori

“Le stagioni non sono più quelle di una volta” e il giardiniere amatoriale/professionista che deve fare… si adegua.
Al lavoro dunque: l’autunno non va sprecato e Daniela in questo articolo ci spiega perché si sta concentrando proprio su questa stagione 


Chi coltiva da pochi anni forse non si sarà accorto, ma chi lo fa da molti anni avrà sicuramente notato che l’avvicendarsi delle stagioni e le stagioni stesse sono decisamente cambiate, influenzando anche le modalità dei lavori in giardino.

La PRIMAVERA che era la stagione dei grandi riordini in giardino è molto anticipata, negli ultimi anni di circa tre settimane, ciò significa che il tempo a disposizione per lavorare è decisamente abbreviato:
lavorare nel terreno diventa pericoloso perché i bulbi spuntano presto e i germogli sono teneri, per cui facili da spezzare con conseguente assenza di fioritura.
Gli arbusti e i rosai germogliano prima, ciò costringe a potature forsennate, sopratutto se le piante da sistemare sono tante. Dobbiamo cercare di intervenire con le gemme appena abbozzate, perché sappiamo che quando i germogli sono più sviluppati la pianta potrebbe perdere linfa, a discapito della vegetazione e fioritura dell’anno.
Il tempo a disposizione scarseggia e inevitabilmente si resta penalizzati nei trapianti e nelle nuove piantumazioni.
Per i trapianti la regola generale recita che è meglio effettuarli quando le temperature sono ancora fresche, onde evitare che il calore del soleggiamento, disidrati la pianta e ne comprometta l’attecchimento e lo sviluppo. Ho notato però che ci si può spingere un poco più avanti nel calendario se, nei giorni successivi, si procede con abbondanti innaffiature effettuate sopratutto nelle ore più calde della giornata. Lo scopo di queste irrigazioni supplementari è proprio quello di rinfrescare foglie e radici, che stanno lavorando per affrancare la pianta al terreno e per offrirle indispensabili sostanze nutritive.

L’ESTATE è sempre stata stagione di pochi lavori. Il nostro impegno in giardino si limita alla manutenzione ordinaria e spesso le energie si dirottano nell’orto (per chi ce l’ha…). Ma, caldo permettendo, possiamo approfittare anche dei mesi estivi per effettuare alcuni lavori particolari: potare le rose botaniche e antiche, che fanno una sola fioritura, tagliando un terzo della vegetazione, in modo che la pianta emetta nuova e corta vegetazione, la quale porterà più fiori nell’anno successivo.
Agosto è mese ideale per la divisione dei ceppi di iris ed hemerocallis: ho effettuato quest’anno la divisione di ceppaie molto datate, mescolando al terriccio della buca, cornunghia e stallatico stagionato ed innaffiando abbondantemente nei giorni successivi.
Ho anticipato anche la potatura di alcuni arbusti molto invecchiati e fuori forma. Per il momento il risultato non è così gradevole da vedersi, ma so che si riprenderanno in primavera con i nuovi germogli e avrò garantito loro un assetto migliore. In alcuni casi il giardiniere amatoriale deve scendere a compromessi: dopo aver valutato obiettivamente la sua disponibilità di tempo, la situazione meteorologica e lo sviluppo delle piante può decidere di intervenire anche quando il periodo non lo consentirebbe.

E infine, finalmente, l’AUTUNNO. Le temperature tornano ad essere gradevoli per le piante e per noi. In questa stagione si può fare quasi di tutto:
– in primo luogo liberarci delle erbacce che hanno invaso le aiuole. L’eliminazione delle piante infestanti diventa più facile dopo i temporali di fine estate quando il terreno è più morbido.
– trapianti e spostamenti alla ricerca dell’abbinamento ideale. E’ più facile deciderli in autunno perché siamo consapevoli dello sviluppo delle piante.
– possiamo inoltre piantare nuovi bulbi o dividere e distanziare quelli già presenti
– dividere le erbacee perenni
– fare talee semilegnose di arbusti e rose
– sfoltire, arricchire, riprogettare zone del nostro giardino… ma di questo vi parlerò nella prossima puntata, a presto!

Daniela

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