Giardini botanici e vacanze

Giardinieri in vacanza – Eddi Volpato

Belem orto botanico 2

BELEM ( PORTOGALLO) – Orto botanico D’Ajuda

Nel precedente articolo mi sono occupato di alcuni orti botanici del nostro Paese. Se ci spostiamo fuori dall’Italia, lascerei  stare la Gran Bretagna che è piena di giardini dove le piante furono raccolte a valanghe nei secoli scorsi in collezioni di straordinaria bellezza. C’è solo l’imbarazzo della scelta e sono tutti luoghi conosciuti ai più. Mi dedicherei a qualcosa di più defilato e nascosto.

LISBONA

Meta privilegiata del turismo del 2016 Lisbona ha parchi e giardini che sono completamente sconosciuti. Bisognerebbe tornare più volte  per godere con calma di tutto quanto offre questa meravigliosa  città.  Mi limiterò qui a citare il Giardino botanico dell’Università di Lisbona nel Bairro Alto e il Giardino botanico d’Ajuda  nella vicinissima Belem. Il primo appare un  po’ disordinato  e  trasandato ma è da molti considerato uno dei luoghi  più belli di Lisbona, è  più  un bosco che una esposizione ordinata,  contiene piante rare tra le quali è possibile passeggiare a lungo.  Molto ricca  la zona dedicata alle succulente. Una mia amica del forum, quando, pochi anni fa,  venne a visitare il mio giardino, mi disse di non perdermi questo luogo meraviglioso di Lisbona. Lei, di origine portoghese, mi raccontò che ci andava a giocare con la nonna quando era piccola.  L’orto di Belem, a poco più di mezz’ora di tram da Lisbona, è completamente diverso, poco conosciuto ma forse più suggestivo del precedente. E’ nella forma di un giardino all’italiana con aiuole ordinatissime a disegni geometrici contenenti essenze mediterranee. Su diversi livelli  terrazzati, dalla parte alta si gode una spettacolare visione su tutto il giardino e sullo sfondo il Tago. Incomparabile luogo di relax e per passeggiate. Ma a Lisbona ci sono anche bellissimi parchi in cui perdersi. Non c’entra  completamente con il discorso che sto facendo ma vorrei segnalare un luogo che ho scoperto per caso nel mio girovagare  in città, ma che vi assicuro vi lascerà senza fiato. Non troverete notizia quasi da nessuna parte di quanto sto per dirvi. Vi è un parco, Tapada da Necessidades, nel bellissimo quartiere di Estrela. Quando ci entrate vedrete distese di prati e alberi all’apparenza uguali a quelli di tanti parchi cittadini  utilizzati per pic-nic domenicali, ma se non vi lasciate fuorviare da questa prima impressione e avrete voglia di spingervi  nella parte alta, ecco, qui  troverete una vasta area dedicata alle piante esotiche. Vedrete agavi secolari grandi come mai li avete visti e in tale quantità da lasciare  strabiliati. Immaginatevi di girovagare in un bosco in cui le piante non sono faggi, castani o lecci ma agavi, agavi e ancora  agavi di tutti i tipi ma tutti giganteschi, mescolati ad altre essenze sempre ciclopiche. Veramente incredibile. E infine, mi raccomando, non lasciate Lisbona senza aver prima visitato il palazzo dei Marchesi di Fronteira con il suo meraviglioso  giardino all’italiana rivisitato in chiave portoghese.

ISLANDA

 

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AKUREYRI (ISLANDA) –  Giardino botanico

Ma ci sono luoghi in cui un orto botanico sembra qualcosa di improbabile. In Islanda. Per chi è stato in questa nazione sa che la natura è molto severa. I giardini sono rarissimi. In pochi casi si vedono alberelli alti poco più di qualche metro avvinghiati alle case. Eppure a pochi passi dal circolo polare un giardino botanico pieno di fioriture si può vedere ad Akureyri. La città più a nord dell’Islanda. Qui un clima molto particolare rende possibile la coltivazione di piante rare provenienti da tutto il mondo, persino dalla lontana Nuova Zelanda ma anche le specie tipiche dell’isola.  Rinunciate a qualche ora di  visita della città e raggiungete a piedi questo bellissimo luogo dell’anima a pochi minuti dal centro. Vi sembrerà improvvisamente di essere catapultati in un mondo a sé che nulla ha a che vedere con tutto ciò che sta attorno. Un miracolo verde. E poi non perdetevi il giardino di Petra all’estremo est dell’isola.  Petra è la proprietaria di questo giardino meraviglioso, stracolmo di fiori a pochi passi da vulcani e ghiacciai, ha trascorso la sua vita a raccogliere campioni di rocce nella sua Islanda. Ha creato un museo con le pietre  e ne ha riempito il giardino e tra queste una miriade di fiori multicolori e le immancabili casette per gli gnomi.

MADRID

I giardini citati  sono solo pochissimi esempi, ma potrei elencarne  tanti altri. Concludo quindi con l’orto botanico reale di Madrid, proprio davanti all’ingresso del Museo del Prado. Riaperto negli anni ’80,  dopo un periodo di restauro è stato risistemato secondo il disegno originario,  non lasciatevelo scappare se passate da quelle parti è un posto indimenticabile.

PADOVA

Al termine di questo breve girovagare per giardini botanici ritorniamo a casa e non perdiamoci l’orto botanico più antico del mondo, si trova a due passi da casa nostra, è quello di Padova.

 

 

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